Descrizione
Il volume 28.1, dedicato a Mauro Cristofani a vent’anni dalla scomparsa, raccoglie 17 articoli di studiosi italiani e stranieri che illustrano ricerche archeologiche interdisciplinari in cui l’uso delle tecnologie informatiche risulta determinante per l’acquisizione, l’elaborazione e l’interpretazione dei dati. Tecniche di analisi statistica, banche dati, GIS e analisi spaziali, tecniche di rilievo tridimensionale e ricostruzioni virtuali, sistemi multimediali, tutti contribuiscono a dimostrare la vitalità dell’informatica archeologica per la ricerca e per la diffusione delle informazioni. Chiude il volume la sezione dedicata alle note e recensioni.
Sommario
- Manuela Mongardi, L’instrumentum fittile inscriptum Latinum: vproposta per una schedatura informatizzata a partire dalla
documentazione modenese - Maria Amodio, Sara Caldarone, Renata Esposito, Illuminata Faga, Stefania Febbraro, Riccardo Laurenza, Raffaella Pappalardo, Raffaella Pierobon Benoit, Lydia Pugliese, Il progetto “ceraNEApolis”: un sistema informativo cartografico delle produzioni ceramiche a Neapolis (IV a.C.-VII d.C.)
- Mara Sternini, Tanti cocci, quanti vasi?
- Mª Victoria Peinado Espinosa, José Antonio Esquivel, Pablo Ruíz Montes, Bashar Mustafa, Mª Isabel Fernández García, A statistical approximation of common Roman ceramics from the Isturgi deposits (Andújar, Andalusia)
Daniele Bursich, Alessandro Pace, Ripensando il “metodo Beazley”. Ceramica attica e fotomodellazione 3D: il caso del Painter of Syracuse 19861 - Sorin Hermon, Franco Niccolucci, Formally defining the time-spacearchaeological culture relation: problems and prospects
- Joseph Livni, Testing competing archaeological theories of Israel’s origins using computation techniques
- Davide Visentin, Francesco Carrer, Evaluating Mesolithic settlement patterns in mountain environments (Dolomites, Eastern Italian Alps): the role of research biases and locational strategies
- Anita Casarotto, A method for modeling dispersed settlements: visualizing an early Roman colonial landscape as expected by conventional theory
- Adriano Velli, Emiliano Velli, Documentazione e ricostruzione 3D di un menhir inedito rinvenuto in località “Sa Perda Fitta”, Sant’Anna Arresi (Sardegna sud-occidentale)
- Adalberto Ottati, Costruzione e ricostruzione dell’Accademia di Villa Adriana: dall’analisi del monumento alla restituzione. Problemi e soluzioni nell’uso della tecnologia digitale
- Roberto Gabrielli, Damiano Portarena, Mauro Franceschinis, Tecniche di documentazione dei tappeti musivi del sito archeologico di Umm Al-Rasas – Kastron Mefaa (Giordania), con Appendice di P. Galatà, S. Zavagnini
- Federico Zoni, L’uso della tecnologia DEM nella documentazione archeologica. Alcune applicazioni in casi di scavo stratigrafico e nello studio dell’edilizia storica
- Alessandro Alessio Rucco, Marco Vianello, Danilo Vitelli, Geostatistical and deterministic predictive methods for a 3D reconstruction of the ancient morphology and the anthropic remains of the early medieval port of Comacchio (Ferrara – Italy)
- Alessandra Caravale, Le risorse bibliografiche di archeologia in rete. Un panorama in evoluzione
- Irene Carpanese, “Let’s do it together!” Indagare, progettare, sviluppare la web archaeology con l’aiuto di un questionario
- Edoardo Vanni, Archeologia e Web 2.0. Verità e dinamiche di potere nell’era digitale
Note e Recensioni
Joint Archaeological Laboratory Italia Montenegro: The Doclea Valley (L. Alberti, T. Koprivica); F. Favory, S. van der Leeuw (eds.), Voyage dans l’archéologie spatiale anglo-saxonne (trad. J. Gaudey), Les Cahiers de la MSHE Ledoux 25, Besançon 2016, Presses Universitaires de Franche-Comté (P. Moscati)