Descrizione
Il libro esplora i recessi dell’antica disciplina della geografia, nella prospettiva particolare degli urbanisti, che oggi svolgono un lavoro (descrivere lo spazio per potervi poi operare) che fino al secolo scorso era appannaggio di geografi e cartografi. L’idea è quella di comporre il quadro di una disciplina così poco ‘fortunata’ nell’ambito delle scienze umane, evidenziandone i fattori di essenzialità culturale, e centrando l’attenzione sugli elementi di unità e complessità che ne regolano le singole articolazioni. Ne emergerà una geografia destinata a chi deve operare praticamente su un territorio che deve prima essere conosciuto in senso ampio e completo.