Descrizione
Il territorio di Cupra Marittima è, ormai da anni, oggetto di una vivace attività di ricerca archeologica che coinvolge istituti accademici, enti locali e associazioni. La molteplicità di attori, visioni e approcci è sempre foriera di un dialogo che, seppur a volte complesso, nel lungo periodo genera una ricchezza di risultati di cui in primis è la comunità di riferimento a beneficiare.
La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, recentemente istituita, ha subito voluto contribuire per dare continuità e rafforzare le azioni già avviate dalla precedente Soprintendenza ABAP Marche a Cupra Marittima come in altri importantissimi siti archeologici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Alle ingenti risorse stanziate del Ministero della Cultura per garantire la tutela materiale della Civita e del Ninfeo, si aggiunge il supporto ai progetti di ricerca e valorizzazione promossi dagli enti accademici e dal comune, in particolare attuato grazie alla professionalità e competenza dei funzionari archeologi Paola Mazzieri e Tommaso Casci Ceccacci.
La ricerca che questo volume illustra, condotta dal gruppo di archeologia medievale dell’Università Ca’ Foscari Venezia, sotto la direzione scientifica del Prof. Sauro Gelichi, rappresenta uno step importante nel percorso di conoscenza sulle trasformazioni del paesaggio successive all’età antica nel contesto di Cupra Marittima. Le vicende storiche, sociali ed urbanistiche di Cupra rendono questo specifico territorio un caso-studio significativo per una più generale comprensione dei processi di trasformazione del paesaggio delle Marche, dovuti ai ciclici fenomeni di destrutturazione-riaggregazione degli insediamenti dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente.
(Giovanni Issini, Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata)