Descrizione
Il presente volume, che ho il piacere ed in qualche modo anche il dovere di presentare nella mia qualità, non solo di Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, ma anche di Soprintendente per i Beni Archeologici per l’Abruzzo, nasce direttamente da una lunga stagione di studi e ricerche archeologiche condotte direttamente dall’Amministrazione Statale dei Beni Culturali, indagini che risultano prevalentemente eseguite – elemento che vale la pena di sottolineare – in occasione di interventi di salvaguardia dovuti alla quotidiana attività di tutela svolta dalla Soprintendenza sul suo territorio di competenza.
[…]
L’approfondimento da lui condotto nello specifico delle trasformazioni subite da alcuni dei principali centri urbani dell’intera regione dalla tarda antichità al medioevo, segnala con tutta evidenza ambiti di ricerca straordinariamente vasti, necessari per la comprensione storica delle trasformazioni subite da quelle che restano ancor oggi le sedi principali del nostro vivere quotidiano dall’antichità sino al Medioevo e poi all’età moderna.
La profonda continuità tra i segni dell’uomo susseguitisi nel volgere dei secoli nel cuore dei nostri centri urbani trova, nel metodo puntuale del riconoscimento e conseguente salvaguardia del frammento, il perno di una catena logica che porta a collegare fra loro una pluralità di nessi, talvolta certi, talvolta intuiti o soltanto ipotizzati, per giungere infine, come in una ricostruzione delle sequenze di un DNA partendo da un solo isolato frammento, alla ricomposizione complessiva delle culture e delle forme dell’abitato urbano susseguitesi nel passato in questi ambiti.
È attraverso tale processo che trova compimento quel ragionamento sulle radici delle nostra cultura, di cui tanta parte risulta occupata anche dalle riflessioni sull’arte e sulla cultura materiale delle nostre genti e dei nostri luoghi, nel loro mutante divenire nel corso dei secoli.
Arch. Roberto Di Paola
Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo
estratto da ‘Le città italiane tra la tarda Antichità e l’alto Medioevo‘, a cura di A. Augenti