Descrizione
Con testi di Piero Albertoni, Rosella Albertoni, Giovanni Cherubini, Margherita Lenzini, Lorenzo Paggetti, Paolo Pirillo, Guido Vannini.
Dominio fino dal X secolo dei Conti Guidi che estesero nei secoli successivi la loro signoria in buona parte della Toscana e della Romagna, il Casentino fu sempre coinvolto nelle vicende storiche della repubblica fiorentina, e più tardi della Signoria Medicea e di quella dei Lorena. Percorsa in tutta la sua lunghezza dall’Arno, la vallata ha il suo fascino in quelle suggestive testimonianze dell’architettura fortificata che nel Medio Evo garantirono con un solido sistema di difesa la tranquillità e la sopravvivenza dei signori e dei loro sudditi; strumenti di difesa più che di offesa, vedette erette per la sorveglianza del territorio secondo modelli diversi a seconda della natura dei luoghi, dei mezzi e delle comunità. Porciano: forse primo possedimento dei Guidi in Casentino. Il Repetti nel suo fondamentale Dizionario storicogeografico della Toscana (1841) avverte:“… nel castello sussistono pochi avanzi delle sue mura, se si eccettua il cassero”. Le condizioni del complesso fortificato hanno continuato a deperire per oltre un secolo, fino al 1964, allorché la Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, e poi quella di Arezzo, dette il via ai lavori che nel corso di 14 anni hanno portato al recupero di questo suggestivo castello. Il volume ricostruisce la storia di Porciano, nell’ambito storico-territoriale casentinese, e procede ad un’attenta analisi dei principali reperti rinvenuti nel sito.