Descrizione
Gli Autori affrontano il problema della produzione fittile aretina che, per lungo tempo, è stato sostanzialmente ignorato dagli storici delle ‘arti minori’ e degli archeologi postclassici (lo studio del Funghini risale al secolo scorso). Malgrado ciò una ricca messe di reperti testimonia come nel territorio aretino, soprattutto nei secoli XIV e XV, fosse viva e qualificata l’arte della ceramica, un’arte che, senza soluzione di continuità, può essere fatta risalire all’epoca romana. La ricca raccolta del Museo di Arezzo ha permesso agli Autori di giungere finalmente ad un’organica lettura e a una prima interpretazione critica dei materiali. Il presente volume raccoglie in toto i risultati del loro lavoro.