Descrizione
I territori attraversati dal fenomeno epocale della globalizzazione contemporanea sono molti, sempre più intrecciati fra loro fino a rendersi, o ad essere considerati, indistinguibili e tuttavia ancora – e forse più di prima – connotati da caratteri specifici e importanti per tentare di comprendere almeno parzialmente le dinamiche che percorrono il mondo attuale. Fra tutti questi territori lo spazio della frontiera è considerato in questo libro quello decisivo per captare i punti nevralgici delle relazioni tra le collettività e i singoli nell’epoca della globalizzazione e, al suo interno, nelle sue instabili e permanenti fluttuazioni, la figura dell’esiliato politico è quella intorno alla quale si incentra l’intera articolazione della presente ricerca. L’esperienza dell’esilio politico è vista, seguita e ascoltata qui proprio come una delle più indicative e decisive per cogliere non soltanto la complessità peculiare del mondo che viviamo sul piano storico-antropologico ma anche come chiave di lettura delle straordinarie contraddizioni, perlopiù e non casualmente velate o addirittura negate, di cui la nostra epoca è profondamente intrisa.