Descrizione
L’introduzione delle ceramiche con rivestimenti vetrificati e variamente decorati costituisce un evento di fondamentale importanza per il cambiamento che determinò negli usi e nei costumi della società. Lo studio delle loro presenze in ambiti più o meno circoscritti, come nel caso specifico quello lucchese, fornisce preziose informazioni sui rapporti commerciali, sulle attività locali nel settore, sul tenore di vita della cittadinanza, ecc., in rapporto anche ad altre attività più o meno limitrofe. I manufatti utilizzati per decorare edifici religiosi della città e del contado, e l’ingentissima mole di reperti restituiti dal sottosuolo in occasione di restauri, riedificazioni, scavi nel centro urbano, confluiti nel Museo Nazionale di Villa Guinigi dai primi anni Sessanta fino ai giorni nostri, costituivano un’ampia documentazione, idonea a delineare la storia del ‘consumo’ di queste ceramiche nella città di Lucca durante i secoli medievali e post-medievali. Il presente volume è la concretizzazione e presentazione, relativa ad un primo lotto, dei risultati emersi da un’indagine sistematica condotta da più di un decennio su questi materiali, praticamente inediti. Esso spazia dalle ceramiche importate da paesi islamici nel corso dei secoli XI-XIII, alle ceramiche con coperture ‘a smalto stannifero’, dette ‘maioliche arcaiche’ importate o fabbricate localmente. Anche se l’impostazione della ricerca può apparire indirizzata in special modo a specialisti, archeologi e ceramologi, la quantità di dati raccolti sui siti di recupero non può fare a meno di interessare gli studiosi dell’architettura e della storia locale perché si tratta, da molti punti di vista, di un capitolo fondamentalmente nuovo e fino ad oggi sconosciuto. La panoramica troverà un suo ampliamento con i volumi in preparazione: II. Le ceramiche ‘ingobbiate ‘e ‘graffite’. Importazioni e produzioni locali. Secc. XV-XVI; III. Le maioliche italiane e spagnole. Secc. XIV-XVI. Tali opere costituiranno le basi per colmare quella che era una grossa lacuna all’interno della storiografia lucchese.