Descrizione
Con testi di Mauro Benericetti, Aurelio Costa, Gian Paolo Costa, Silvia Dall’Aglio, Carlotta Franceschelli, Chiara Guarnieri, Maria Pia Guermandi, Stefano Marabini, Mirella Marini Calvani, Simonetta Minguzzi, Giovanna Montevecchi, Claudio Negrelli, Ennio Nonni, Jacopo Ortalli, Laura Pini.
Il volume è diviso in due parti che possono essere lette autonomamente ma che in realtà nascono e sono in stretto rapporto.
La prima parte del volume illustra la metodologia seguita per la Carta delle Potenzialità Archeologiche di Faenza che è stata adottata dal PRG del 1996. Tale strumento consente di valutare a priori -con una certa approssimazione- l’impatto che possono avere le opere edilizie sul patrimonio archeologico urbano e di conseguenza di programmare l’intervento, finalizzandolo ad una più consapevole conservazione e conoscenza del passato.
La seconda parte cerca di fornire una base nuova e aggiornata delle conoscenze della città intesa come unità d’insieme. A Faenza, come in tante altre città italiane, la continuità di vita, la sistematica spoliazione dei monumenti e i frequenti ‘riammodernamenti’ del centro urbano hanno cancellato la testimonianza delle precedenti fasi di vita della città. Per questo motivo è particolarmente importante il dato archeologico che in molti casi costituisce l’unica traccia per ricostruire l’assetto urbano antico.
All’interno delle grandi periodizzazioni storiche (età romana, tardonatica-altomedievale, medievale-postmedievale) il volume presenta degli interventi di sintesi che analizzano l’aspetto di Faenza nel corso delle diverse fasi storiche.
A questi seguono numerosi capitoli che approfondiscono i molteplici aspetti della città come, ad esempio, l’edilizia privata, le infrastrutture o le sepolture.
Scheda del volume a cura di Carla Conti
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