Descrizione
Oggetto di questo lavoro sono la revisione e lo studio dei contesti di epoca geometrica scavati da Giulio Jacopi e dalla missione italiana da lui diretta tra il 1928 e il 1933 nel sito di Camiro, sulla costa occidentale dell’isola di Rodi, e pubblicati immediatamente dopo nei volumi IV e VI/VII della rivista Clara Rhodos.
Diverse ragioni mi hanno spinto a iniziare quest’opera di revisione.
Questa revisione, di uno scavo che si può ormai definire “vecchio”, non appare d’altronde in questo momento storico isolata. Complici le complesse situazioni di università e soprintendenze, l’esigenza di salvare dall’oblio – e spesso dal degrado – le grandissime quantità di materiali conservati e a volte dimenticati nei magazzini e negli archivi si è fatta via via più concreta, fino a diventare un indirizzo di studio importante e auspicabile. Nel nostro caso, l’esigenza di un nuovo studio si è fatta più stringente per due ragioni ulteriori. In primo luogo, i contesti scavati a Camiro costituiscono una messe di informazioni molto importante: di grande interesse per il mondo greco della prima età del Ferro in generale, fondamentale per lo studio del Dodecaneso e dell’Egeo orientale. Nonostante questo, la loro risonanza nelle ricerche sull’argomento non è sempre stata quella che ci si aspetterebbe: la pubblicazione affrettata di Jacopi e le incongruenze e lacune che si riscontrano in alcune parti del lavoro hanno portato diversi studiosi, soprattutto stranieri, a ritenere, a torto, del tutto inaffidabili i materiali e i resoconti ad esso relativi, estromettendo così delle informazioni importanti dal discorso scientifico. È quindi uno degli obiettivi di questo lavoro quello di riorganizzare i contesti e i materiali, così da offrirli alla comunità scientifica in una forma più chiara e leggibile, perché tornino a fare parte del dibattito archeologico.