Descrizione
Questo è il quarto libro su Castel S. Pietro ed il suo territorio ( il primo è stato pubblicato nel 1996), che è stato reso possibile anche dall’attività che il Gruppo per la Valorizzazione dei Beni Culturali ed Ambientali della Valle del Sillaro ha svolto in questi anni nella ricerca archeologica e archivistica.
Il gruppo è nato nel 1985 con lo scopo iniziale di coordinare le attività di ricerca che vari appassionati per l’archeologia già effettuavano in maniera personale. Successivamente, mentre le ricerche e le scoperte aumentavano, si sono meglio precisati gli obiettivi e i programmi, in sintesi la ‘politica’ del Gruppo; questa si riassume fondamentalmente nella constatazione che, preliminarmente ad ogni indagine, ricerca, ipotesi ricostruttiva, occorre avere a disposizione la maggiore quantità d’informazioni possibili. Le informazioni contenute in uno strato archeologico sono ciò che di più labile e delicato esista; possono essere facilmente distrutte e perse; inoltre, esistono non di per se stesse, ma in quanto collegate ad un contesto da individuare con precisione. Quindi il compito primario che il gruppo si è dato è stato quello di preservare e salvare la quantità maggiore di queste informazioni, in tutti i casi in cui esse si trovano in pericolo. Le occasioni non mancano certo in una realtà come la nostra in cui lavori che incidono sul terreno, sia da parte di enti pubblici che di privati, sono sempre in atto. Gli interventi puntuali, che hanno visto una collaborazione sempre più ampia degli operatori pubblici e delle imprese private, hanno permesso di ottenere i risultati di cui le pubblicazioni danno testimonianza. Sono così state recuperate molte informazioni sulla storia degli insediamenti nel territorio e si è attivata unopera di tutela da parte dell’Amministrazione Comunale, anche con strumenti urbanistici, sulle aree a rischio archeologico. L’esperienza fatta ha permesso poi di migliorare le capacità tecniche negli interventi di recupero e rilievo dei dati negli scavi. In riconoscimento di questa ‘professionalità’, un componente del
gruppo, Maurizio Molinari, è stato nominato, con merito, Ispettore Onorario della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna. Esemplare di questa attività è l’esperienza nell’ex cinema Bios. Era noto da tempo che sul sito esisteva, fino alla fine dell’Ottocento, una piccola chiesa dedicata a S. Pietro. Notizie non verificabili la descrivevano come molto antica, forse anche precedente alla fondazione del Castello. Attraverso ricerche archivistiche il Gruppo ha rintracciato documenti che riportano l’ubicazione e le dimensioni della chiesa nel Seicento. Quando nel 1997 si è saputo della decisione di demolire del cinema per recuperare l’area alluso residenziale, il Gruppo si è attivato, in accordo con la Soprintendenza Archeologica, per eseguire sondaggi che consentissero di ricavare informazioni sulla chiesa, sulla sua storia ed origine. La Cooperativa CESI, proprietaria dell’area, ha aderito senza problemi alla richiesta. Ciò che effettivamente è stato trovato è argomento principale di questo libro. La collaborazione tra il Comune, la Coop. CESI e la Soprintendenza Archeologica ha permesso di risolvere i problemi sorti, salvaguardando il sito e trovando una soluzione urbanistica alternativa. Il gruppo è ancora una volta molto soddisfatto di avere dato un suo contributo alla realizzazione di un altro tassello da inserire nel quadro della storia del nostro territorio.
Eolo Zuppiroli
Presidente del Gruppo per la Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali della Valle del Sillaro