Descrizione
Si tratta della relazione di un gentiluomo ed umanista inglese vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, pubblicata a Londra nel 1605, dopo un viaggio nella Toscana medicea. L’opera fece scalpore in quanto criticava apertamente il governo di Francesco I nonché l’organizzazione politica del Granducato, ormai avviato verso un inarrestabile processo di decadenza. Il Granduca, offeso da tali giudizi, fece le sue rimostranze al re d’Inghilterra chiedendo che tutte le copie del volumetto fossero bruciate. Malgrado ciò l’opera continuò a circolare ed i Curatori ce ne ripropongono una riedizione integrale (tradotta dalla stampa anastatica dell’edizione originale del 1605) corredata da una intelligente introduzione critica.